AOSTA
AUGUSTA PRAETORIA SALASSORUM
PORTA DECUMANA












Il Decumanus Maximus (attuali vie Porta Pretoria, De Tillier e Aubert) collegava la Porta Praetoria all'uscita occidentale della città romana: la Porta Decumana, a doppia cortina e a tre passaggi fiancheggiati da torri. Una di queste, situata sul lato nord dell'attuale via Aubert, è ancora conservata per un'altezza considerevole, quella meridionale, invece, quasi interamente rasata a livello delle fondazioni, è visibile nei locali interrati della Biblioteca regionale.
Le trasformazioni
La Porta Decumana venne riadattata e rimase in uso per tutto il medioevo e l'età moderna. Era conosciuta sotto il nome di Porta Friour, del Plot, di Saint-Genis, di Savoie e di Boczana, ma il nome più frequente era quello di Vaudane (da Vaudagna = Valdigne).
La porta perdurò fino al 1812, anno in cui venne demolita per ordine del prefetto del Dipartimento della Dora, in vista del risanamento del quartiere e dell'allargamento della strada. I risultati di una serie di campagne di scavo condotte in quest'area, in concomitanza con la ristrutturazione dell'ex Ospizio di Carità per la realizzazione della nuova Biblioteca regionale, hanno permesso di delineare la fisionomia originaria della struttura di epoca romana.